Tomba François di Vulci
La Tomba François a Vulci è una delle più importanti tombe etrusche, risalente al IV secolo a.C. Questa tomba è famosa per i suoi affreschi eccezionali che raffigurano scene mitologiche e storiche, una caratteristica rara per l'arte funeraria etrusca. Gli affreschi includono battaglie tra Etruschi e Romani, oltre a figure come il leggendario Mastarna e Caelius Vibenna, protagonisti della storia etrusca e romana.
L'interno della tomba ha una struttura a forma di "T", con camere funerarie laterali che si aprono dalla stanza principale. Le pareti sono decorate con figure umane di dimensioni quasi reali, scene di caccia e un fregio con motivi geometrici, simile a uno schema "chiave greca". Questi affreschi non solo celebravano i defunti, ma rafforzavano anche il legame familiare e l'identità storica degli Etruschi.
Purtroppo, gli affreschi originali furono rimossi nel XIX secolo e trasferiti alla Villa Albani a Roma. Tuttavia, la tomba rimane un'importante testimonianza della cultura etrusca, riflettendo le credenze sull'aldilà, che secondo gli Etruschi rispecchiava la vita terrena.
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Mastarna e Caelius Vibenna sono figure storiche e leggendarie legate alla cultura etrusca e romana.
Mastarna è noto principalmente attraverso le scritture dell'imperatore Claudio, che lo identificò come Servio Tullio, il sesto re di Roma. Secondo le leggende, Mastarna era un condottiero etrusco che divenne un alleato di Caelius Vibenna. Dopo le loro battaglie contro gli aristocratici romani, Mastarna assunse un ruolo importante a Roma, adottando il nome Servio Tullio, contribuendo a fondare la Repubblica e ad introdurre riforme sociali.
Caelius Vibenna era un comandante etrusco, spesso menzionato insieme a Mastarna. Si dice che guidò una banda di mercenari e fu coinvolto in diverse lotte contro i Romani. Secondo la tradizione, uno dei colli di Roma, il Colle Celio, prese il nome proprio da Caelius Vibenna, a testimonianza della sua influenza e della sua importanza.
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